ARTICOLO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA


 Articolo.4. 

— La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.


Spiegazione dell’articolo

Questo articolo parla del lavoro, dice che la Repubblica riconosce tutti i cittadini di tutti i tipi di etnie per poter lavorare. Il lavoro dovrebbe essere una cosa bella da alzarsi ogni giorno e non prenderlo come un lavoro ma come una cosa che a noi stessi piace fare, una  cosa che noi facciamo per aiutare il prossimo e per far crescere sempre dippiù la nostra società e noi stessi. Dobbiamo amare quello che facciamo se non lo amiamo non ci piacerà mai lavorare.


ESEMPI IN CUI NON VIENE RISPETTATO

Questo articolo ci parla di amare il proprio lavoro, che il lavoro dovrebbe essere una cosa sicura dove tutti vengono accettati. Nella maggior parte dei casi queste regole non vengono rispettate, abbiamo un esempio di una giovane operaia di 22 anni Luana D’Orazio lavorava in un orditoio un industria tessile di Montemurlo in provincia di Prato, questa giovane donna è morta lasciando suo figlio di 6 anni. In realtà non è un caso perché almeno una persona ogni due giorni muore su un incidente di lavoro, per amare il lavoro deve essere una cosa sicura. Un altro esempio è lo sfruttamento tante ore di lavoro per un salario basso, questo è un volantino che chiama la gente “schiavi” cosa che i datori di lavoro non dovrebbero permettersi di fare 10 ore al giorno per 800€ al mese nella stagione estiva e senza un contratto.

Continuamente ci sono incidenti sul lavoro, etnie diverse ma anche italiani vengono sfruttati, le donne subiscono ancora oggi problemi sul lavoro come la differenza di salario dagli uomini, commenti, minacce. Come si può amare il lavoro se la realtà fa schifo ?  Sul lavoro c’è una vera e propria guerra. Questo articolo non viene rispettato in quanto ogni cittadino lavora per soldi e non per il progresso della società, lavora senza amore perché al giorno d’oggi ci sono tanti problemi con il salario che non viene rispettato, la parità di genere non viene rispettata le donne sono sempre un passo più in basso degli uomini . La gente si scoccia di lavorare perché quasi nessuno ha un istruzione buona e il lavoro e quel che è. A nessuno piace lavorare un po’ come quando da piccoli certi ragazzi odiano andare a scuola perché forse siamo sempre stati abituati a fare una lezione frontale ma se la scuola fosse stata disposta in modo diverso forse al giorno d’oggi molta gente avrebbe potuto fare quel che ha sempre desiderato, la scuola non deve basarsi sui voti ma sull’amare quel che noi facciamo per crearci da vivere per amare il nostro lavoro.


ESEMPI IN CUI VIENE RISPETTATO 

Un esempio in cui viene rispettato questo articolo è nel lavoro di insegnante. Gli insegnati lavorano non meno di 20 ore per le scuole secondarie di secondo grado. non meno di 15 per le scuole secondarie di primo grado e le primarie (non meno di 10 per le prime classi della primaria) Secondo lo studio, i docenti di ruolo lavorano 1.660 ore in un anno, mentre i supplenti 1.580 ore. Coloro che maggiormente svolgono lavoro sommerso sono i docenti delle scuole superiori, con 1.677 ore annue totali. I prof della media lavorano 1.630 ore. Le vacanze sono  dal giorno dopo il termine delle lezioni fino al 30 giugno (esclusi i giorni destinati agli scrutini, agli esami, ai collegi dei docenti e altri impegni inseriti nel Piano delle attività) 

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